Il mercato degli affitti brevi

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Ecco come fare affari con gli affitti brevi

LO SCENARIO – Riportiamo un’estratto di un articolo di Libero. “Un recente studio realizzato da Halldis ha evidenziato come, mentre in Europa il settore degli affitti brevi mostra un tasso di crescita annua pari all’11%, con una domanda attuale che eccede l’offerta per oltre il 10%, in Italia la scelta di un appartamento risulta decisamente inferiore, attestandosi solo attorno all’8-9% rispetto al 25% degli altri Paesi. Di questa richiesta, l’analisi rivela che oltre il 70% degli affitti in Italia deriva da clienti internazionali, che sempre più frequentemente scelgono di alloggiare in appartamento. Le limitazioni di tale mercato nascono dal fatto che solo il 15% dei 3,5 milioni di seconde case italiane è disponibile per l’affitto, rivelando un potenziale inutilizzato di circa 800.000 proprietà, che permetterebbe di soddisfare una domanda di locazioni brevi analoga agli standard europei.

A ciò si affiancano anche le opportunità di reddito generabile dagli affitti brevi: allo stato attuale, le seconde case rappresentano soltanto un costo – elevato – per i proprietari. Il mercato degli affitti brevi, ancora più che quello degli hotel, è fatto di tanti piccoli operatori, residence o anche solo singoli proprietari che fanno fatica a sfruttare in pieno tali potenzialità. Per questi ultimi recentemente si sono affermati dei siti vetrina, quali Airbnb o Homeaway, che se da un lato forniscono visibilità ad appartamenti e ville, dall’altro richiedono di amministrare autonomamente l’immobile. Questo implica che i proprietari rispondano alle richieste, gestiscano prenotazioni e pagamenti, preparino gli appartamenti e accolgano gli ospiti. Risulta evidente come molti otterrebbero volentieri un profitto dalle loro seconde case, ma che altrettanti non abbiano il tempo o l’interesse di occuparsene direttamente.” (Link all’articolo: http://www.liberoquotidiano.it/news/11651910/Ecco-come-fare-affari-con-gli.html)

L’opportunità per Milano: Expo2015

GfK Eurisko stima che circa 20 milioni di persone visiteranno Expo Milano 2015 (di questi, 12/14 milioni saranno italiani e i restanti 6/8 milioni stranieri). I visitatori saranno in prevalenza segmenti con un forte atteggiamento esplorativo, con una articolata rete di relazioni sociali e professionale, con buona mobilità e capacità di spesa. Il 39 per cento degli italiani che visiteranno l’Esposizione Universale sarà composto da coppie con età compresa tra 25 e 44 anni, con un figlio piccolo e un livello di istruzione medio alta. Dall’estero, invece, arriveranno per il 33 per cento turisti di età compresa tra 25 e 49 anni, soprattutto uomini, sposati con figli, molto concentrati sui temi dell’evento, seguiti da uno zoccolo duro degli Expo-lovers: giovani coppie tra 35 e 49 anni che girano più di un Expo nella loro vita. Fonte: GfK Eurisko. Nel corso dei sei mesi dell’evento, la distribuzione dei flussi italiani e stranieri dovrebbe quasi bilanciarsi: se, infatti, quasi l’80% degli italiani visiterà la manifestazione nei periodi di “coda” (maggio-giugno e settembre-ottobre), si prevede che il 46% dei visitatori europei e il 56% di quelli extraeuropei approfitterà dei mesi estivi (luglio-agosto). Dei 20 milioni di visitatori previsti, si stima che siano quasi 11 milioni quelli che avranno bisogno di un alloggio, ovvero i turisti provenienti dalle regioni del Centro e Sud Italia e quelli stranieri. Considerando una permanenza media di 2,5 giorni, gli 11 milioni di partecipanti genereranno una domanda ricettiva di circa 27,5 milioni di presenze, pari a una media di circa 150.000 posti letto/giorno. posti letto, Potendo contare su circa 70.000 appare evidente che Milano, da sola, non potrà ospitare l’intero flusso dei visitatori, ma avrà bisogno di fare sinergia con i territori limitrofi situati a meno di tre ore di distanza di percorrenza (Fonte: Antonioli Corigliano )

Social Media e Turismo: utenti italiani.

Prenotazioni all’anno tramite smartphone e tablet
15 milioni di utenti internet usano tecnologia mobile, potenziale di 47 milioni.
15 milioni di persone che acquistano online almeno un servizio legato al turismo.
4 miliardi di euro il fatturato totale dell’e-tourism nel 2011 (+13% rispetto al 2010).
49% il peso che il turismo ha nell’e-commerce

Nazionalità attese per Expo 2015

14 milioni di persone arriveranno dall’Italia, altri 3 sono attesi dall’Europa e altrettanti dai Paesi extra europei. La nazione da cui ci si aspetta il maggior numero di arrivi è la Cina.

Italia

Europa

Russia / Giappone / Usa

Cina